Note, modulistica e FAQ

Note

  • Seconda nota operativa Prot.16/03/2023.0251660.U (pdf133.99 KB) - Misura straordinaria e sperimentale a sostegno dell’ampliamento dell’offerta e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini in età tra 0-3 anni per l’anno educativo 2022/2023”. DGR 1691 del 10/10/2022. Programma Fse+ (Priorità 3 inclusione sociale obiettivo specifico k) – Modifica Comunicazione di Termine.
  • Nota operativa Prot. 08/02/2023.0121816.U (pdf144.18 KB) - Misura straordinaria e sperimentale a sostegno dell’ampliamento dell’offerta e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini in età tra 0-3 anni per l’anno educativo 2022/2023 e relativi allegati di cui alla DGR 1691/2022 e DGR 1975/2022

Modulistica

FAQ

  • Quali valori devono essere riportati nella colonna B (rette pagate dalle famiglie) del punto A) Tabella dei posti aggiuntivi attivati e valorizzazione del contributo pubblico massimo erogabile della relazione finale?

In tale colonna vanno riportati i valori delle rette a carico delle singole famiglie esclusivamente se accertate dalla contabilità del Comune/Unione dei Comuni titolare del finanziamento. Non sono pertanto da rilevare/registrare nel prospetto le rette versate dalle famiglie alle scuole dell’infanzia in appalto o concessione in forza del relativo regolamento di servizio.

  • In relazione all'obbligo di riportare il CUP sui documenti di spesa come lo si assolve relativamente a spese generali (es. utenze, stipendi, etc) o a spese sostenute antecedentemente alla ricezione delle note operative di rendiconto e/o alla conferma di approvazione dei progetti?

L’obbligo di inserire il codice CUP nei mandati di pagamento è imposto dalla normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari (Legge 13 agosto 2010 n. 136 e successive modifiche) nonché gli adempimenti di cui alla Legge n. 3/2003. Tuttavia, nei casi in cui tale adempimento non sia applicabile, perché trattasi di costi non direttamente attinenti all’operazione di riferimento, o perché sostenuti prima dell’approvazione e quindi della data di ottenimento del CUP, se ne terrà conto in sede di verifica rendicontuale.

  • È necessario allegare la documentazione relativa alle procedure per l’attivazione dei nuovi posti in sede di comunicazione di avvio della misura?

No, tutta la documentazione sarà oggetto di controllo di conformità in sede di verifica rendicontuale, ai fini dell’erogazione del saldo finale. 

  • Se non è stato fatto alcun atto formale in relazione all’ampliamento dell’offerta e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini di età 0-3 anni per l’anno educativo 2022-2023, come si può integrare?

E’ opportuno procedere con una presa d’atto delle procedure attivate, anche se successivo all’attivazione del servizio. 

  • La data di avvio della misura comunicata alla PA può essere antecedente all'1/09/2022?

Si, purché relativa a un atto che preveda l’attivazione di posti aggiuntivi a partire dall'1/09/2022. 

  • Se alcuni bambini vengono inseriti effettivamente dopo il 31/03/2023, sono esclusi dalla misura?

L’importante è che l’attivazione dei posti nido avvenga entro il 31/03/2023, e che i primi bimbi siano inseriti prima di tale data. Se per rispettare i tempi necessari all’inserimento di tutti i bambini, in qualche caso la presenza effettiva slitta ai primi giorni di aprile, ciò non determina l’inammissibilità della spesa. 

  • In sede di rendicontazione saranno verificate le dichiarazioni ISEE?

Sarà effettuato un controllo a campione, sulla base dei controlli già effettuati dai Comuni. 

  • Il bando relativo all’ampliamento dell’offerta e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia per i bambini di età 0-3 anni per l’anno educativo 2022-2023 è compatibile con la misura “Al Nido con la Regione”?

Sì, i beneficiari possono usufruire di entrambe le misure. 

  • Le fatture sono uniche per tutti i posti gestiti, non solo per quelli aggiuntivi. Come si assolve l’obbligo di riportare il relativo CUP sui documenti di spesa?

Il soggetto beneficiario può effettuare il pagamento mediante due mandati, riportando il CUP nel mandato relativo alla sola quota relativa ai costi aggiuntivi. 

  • Quali sono gli obblighi di pubblicizzazione dell’intervento?
    • Si conferma l’obbligo di consegnare la scheda informativa Fse+ (pdf521.73 KB), come riportato a pagina 3 della nota operativa Prot. 08/02/2023.0121816 riportata in questa pagina, ai destinatari, intesi come famiglie dei bambini che hanno beneficiato dell’intervento, cioè la fruizione dei posti aggiuntivi creati. Tale scheda, che deve essere controfirmata dai destinatari, deve riportare il titolo del progetto: “Misura straordinaria e sperimentale a sostegno dell'ampliamento dell'offerta e dell'accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l'infanzia per i bambini in età 0-3 anni – a.e. 2022-2023” preceduto dal nome del Comune/Unione di Comuni referenti dell’operazione, e il Rif PA.
    • I Comuni devono inserire nel proprio sito web e/o sui canali social una breve descrizione del progetto finanziato, che includa sintesi del progetto, obiettivi e risultati attesi. Devono essere presenti i loghi del Programma (zip1.4 MB), ovvero, Coesione Italia 21-27 Emilia-Romagna, Ue, Stato e Regione Emilia-Romagna.
    • È richiesto inoltre di esporre in un luogo ben visibile al pubblico - ad esempio nell’area di ingresso/reception - almeno un poster o un display elettronico in formato A3 o superiore, con descrizione, obiettivi e risultati del progetto, inserendo i loghi Coesione Italia 21-27 Emilia-Romagna, Ue, Stato e Regione Emilia-Romagna.

In sede di verifica rendicontuale i Comuni dovranno fornire documentazione a supporto dell’assolvimento degli obblighi di cui sopra (screenshot dei siti, attestazione di consegna delle schede informative, ecc…).

  • Occorre accedere al sistema informativo SIFER per acquisire il Rif.PA?

No, non è necessario che i Comuni/Unioni accedano a SIFER. La Regione ha già provveduto a predisporre in SIFER un'operazione per ciascun Comune/Unione di Comuni contraddistinta da un Rif.PA. L’elenco dei Rif. PA, che rappresentano identificativo univoco per ciascuna candidatura e pertanto per ciascun Comune/Unione, è stato trasmesso ai Comuni/Unioni dal Settore Educazione, istruzione, formazione, lavoro con nota Prot. 16/02/2023.0148452.U. Tutte le comunicazioni previste dovranno essere inviate via PEC come indicato nella nota operativa Prot. 08/02/2023.0121816.U. riportata in questa pagina.

  • Quale criterio va utilizzato per la suddivisione dei costi generali quali a titolo esemplificativo il costo del coordinamento pedagogico territoriale?

I costi che non sono direttamente imputabili al singolo posto/bambino aggiuntivo andranno suddivisi in parte uguali tra tutti i bambini fruitori del servizio. Pertanto, nel caso dell’esempio del costo del coordinamento pedagogico territoriale, andrà suddiviso tra tutti i bambini iscritti al servizio/servizi per i quali il coordinamento pedagogico svolge la sua funzione. 

  • Come suddivido le spese generali quali ad esempio spese di energia elettrica?

Per i costi di struttura, quali ad esempio le spese di energia elettrica, se non interamente riferibili alla struttura fisica utilizzata per l’erogazione del servizio (es. nido/scuola infanzia), prima della ripartizione per bambino, sarà necessario individuare i costi di pertinenza, sulla base di un criterio oggettivo (ad esempio sulla base di utilizzo pro-quota dei metri quadri della superficie dell’immobile). 

  • Come occorre suddividere il costo degli educatori, anche in considerazione della diversa numerosità delle sezioni?

Il costo degli educatori va suddiviso in base al numero di bambini che frequentano la sezione, il costo va quindi riparametrato rispetto ai bambine/i che frequentano la sezione anche in considerazione del diverso rapporto numerico operatore/bambino che è funzione dell’età.

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    ultima modifica 2023-11-16T17:38:58+02:00
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