Centri estivi, la Regione in aiuto alle famiglie per pagare le rette
Quest’anno, per il terzo anno consecutivo, la Regione Emilia-Romagna ha confermato il bonus economico alle famiglie, veicolato tramite i Comuni, per sostenere i costi delle rette di frequenza dei Centri estivi aderenti al progetto. Lo stanziamento di 6 milioni di euro, provenienti dal Fondo sociale europeo, rientra nell’obiettivo di conciliare i tempi lavoro-famiglia, e prevede un contributo alle famiglie con nati dal 2007 al 2017 (quindi dai 3 ai 13 anni) e reddito Isee entro i 28.000 euro. A supporto della riorganizzazione in sicurezza dei centri estivi sono arrivati ai Comuni della Regione Emilia-Romagna anche quasi 10 milioni di euro stanziati dal Governo con il Decreto Rilancio.
Con la riapertura dei centri estivi si assiste al ritorno alla socialità per bambini e ragazzi, dopo la chiusura forzata delle scuole a fine febbraio a causa della pandemia. Al tempo stesso, si offre un importante strumento per la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia dei genitori, alle prese in molti casi con il ritorno all’attività lavorativa in presenza: ai tempi del post Covid, i centri estivi dell’Emilia-Romagna fanno la loro parte nell’offerta regionale del welfare, mentre si lavora già alla riapertura in sicurezza delle scuole a settembre.
Secondo una stima dell’Anci Emilia-Romagna, i centri estivi attivi in quest’estate 2020 saranno 2.600, con 70.000 bambini e ragazzi coinvolti e una copertura di 2,7 milioni di abitanti, pari al 60% del totale degli emiliano-romagnoli.