Disabilità, Regione e associazioni firmano il nuovo Protocollo
Il 30 settembre 2020 il presidente della Regione Stefano Bonaccini e la vicepresidente con delega al Welfare Elly Schlein hanno firmato un nuovo Protocollo con i Comitati regionali emiliano-romagnoli della Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e della Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), confermando per la seconda volta - dopo la prima intesa del 2015 - l'impegno nei percorsi di sostegno all’autonomia e alla qualità della vita delle persone con disabilità.
La Regione Emilia-Romagna, Fand e Fish puntano a rafforzare la collaborazione già in essere per realizzare interventi di sostegno quali la facilitazione all'accesso al lavoro, l’integrazione scolastica, la creazione di maggiori opportunità per progetti di vita personali e l'abbattimento delle barriere - sia quelle che ostacolano la mobilità urbana e l'accesso ai trasporti, sia quelle che limitano la comunicazione e l'informazione.
Assistenza alle persone con disabilità in Emilia-Romagna
Ogni anno sono oltre 19 mila le persone con disabilità gravi e gravissime assistite in Emilia-Romagna grazie alla rete dei servizi socio-sanitari per le persone in età adulta. Di queste, oltre 16 mila ricevono assistenza attraverso la frequenza di centri diurni socio-occupazionali o socio-riabilitativi (5 mila persone), la concessione di assegno di cura (2.400 persone) e l'assistenza domiciliare o altri servizi (8.600 persone).
Ogni anno circa un terzo delle risorse regionali del Fondo regionale per la non autosufficienza viene investito nei servizi domiciliari, diurni e residenziali per le persone con disabilità, con una spesa che nel 2020 ha raggiunto i 170 milioni di euro.
Impegno contro le barriere architettoniche
Dal 2015, per la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) presenti in Emilia-Romagna sono stati messi a disposizione 13 milioni di euro, utilizzati per oltre 700 interventi. Opere che nel 2018 hanno riguardato anche l’installazione di ascensori, montascale e altri lavori di adeguamento degli appartamenti per garantire anche agli assegnatari più fragili un utilizzo il più possibile comodo e funzionale. Di questi 13 milioni, 4 milioni sono stati impiegati per il superamento delle barriere all’accessibilità dell’edificio e dell’alloggio.
L’impegno contro le barriere architettoniche ha riguardato anche l’edilizia privata, con quasi 30 milioni di euro stanziati dalla Regione Emilia-Romagna dal 2015: 19,5 milioni tra il 2018 e il 2019 dal Fondo nazionale - rifinanziato dopo 14 anni di stop - e 10,3 milioni da quello regionale.