Nuove competenze per la transizione ecologica e digitale del sistema produttivo: percorsi formativi finanziati con 5 milioni di euro

Colla: "Continuiamo a investire in educazione e formazione, unica strada per non subire il cambiamento bensì determinarlo, generando lavoro di qualità e contrastando le diseguaglianze"

La formazione delle persone come leva per far decollare i processi di innovazione delle imprese, per puntare a una economia verde e digitale. Per questo la Regione finanzia con 5 milioni di euro del Fondo sociale europeo un bando che invita gli enti di formazione a realizzare un’offerta formativa modulare e flessibile, per qualificare e aggiornare le competenze delle persone, rispondendo alla richiesta delle imprese di nuovi profili lavorativi, per un nuovo sviluppo del sistema produttivo.

“Nel Patto per il Lavoro e per il Clima abbiamo condiviso un progetto di rilancio e sviluppo dell’Emilia-Romagna fondato sulla sostenibilità, spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla. Una strategia volta prioritariamente a generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica, attraverso un investimento senza precedenti sulle persone e sulle loro competenze e capacità”.

“Per questo, il primo obiettivo strategico assunto nel Patto - aggiunge Colla - è fare dell’Emilia-Romagna una regione della conoscenza e dei saperi, investendo in educazione, istruzione, formazione, ricerca e cultura, che ci consentano di non subire il cambiamento bensì determinarlo. Sapendo che con l’operazione ambientale, insieme a quella digitale, possiamo innovare la nostra manifattura e i servizi creando al tempo stesso buona occupazione”.

Nel bando, la Regione riconosce come il passaggio ad un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse, circolare, digitalizzata e a impatto climatico zero, insieme alla vasta diffusione dell'intelligenza artificiale e della robotica, necessiti di un cambiamento senza precedenti della gamma di competenze. I processi per la competitività sostenibile devono quindi fondarsi sulle competenze e su un nuovo investimento dell'apprendimento permanente.
Anche l’Agenda 2030 individua come target quello di aumentare il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse quelle tecniche e professionali, per raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l'aggiornamento tecnologico e l'innovazione.

Il bando

Gli enti accreditati per la formazione continua e permanente potranno presentare le proposte formative entro il 17 marzo, tenuto conto che i destinatari dei corsi saranno persone che abbiano assolto l’obbligo d'istruzione, indipendentemente dall’essere occupati o meno. Le proposte dovranno interessare diverse filiere e sistemi di produzione di beni e servizi, dall’agroalimentare alla meccanica, meccatronica e motoristica, dall’edilizia alla moda e tessile, dai servizi Ict al commercio fino al turismo e alla ristorazione. I corsi riguarderanno i diversi processi di impresa come la progettazione, la produzione, l’accesso al mercato e la gestione del servizio e del cliente.

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ultima modifica 2021-01-28T17:49:33+02:00
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