Progetti digitali IeFP 2020-2021, i progetti candidati per l’Emilia-Romagna

Le scuole e gli enti di formazione in concorso

Dalla sostenibilità in cucina alle fake news, dall’Agenda ONU 2030 al sito per la gestione di un magazzino e all’arte in laboratorio: sono solo alcuni dei temi trattati dagli 8 progetti multimediali candidati dagli enti di formazione e dalle scuole dell’Emilia-Romagna, progetti realizzati dalle studentesse e dagli studenti dei percorsi IeFP per la nuova edizione del concorso Progetti digitali IeFP. Nato da un Protocollo d’Intesa tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico (AICA), il concorso è finalizzato a incentivare lo sviluppo delle competenze digitali e a favorire il potenziamento delle capacità critiche e creative dei giovani, attraverso le competizioni sull’uso delle nuove tecnologie. Per la nostra regione hanno aderito 8 tra scuole ed enti di formazione che hanno presentato progetti multimediali sulle tematiche trattate nel corso dell’anno scolastico. I lavori saranno valutati da una Commissione, nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la rappresentanza di membri AICA, che assegnerà complessivamente 25 premi consistenti in 4 voucher di skill card ECDL/ICDL ciascuno attivabili entro un anno dall’emissione.

I progetti candidati per l’Emilia-Romagna

  • Centro Formazione Professionale Nazareno di Carpi (MO) “La sostenibilità in cucina”
  • Istituto di Istruzione superiore Remo Brindisi di Lido degli Estensi (FE) “Arte in laboratorio, dalla teoria alla pratica”
  • Istituto alberghiero IPSSEOA Malatesta di Rimini “Dolce in 3D”
  • CIOFS-FP di Parma “Sito del magazzino di logistica integrato AMACIOFS”
  • Istituto professionale IPSIA Vallauri di Carpi (MO) ”XXI secolo, l’era della disinformazione”
  • Forma Futuro di Parma “Formevolution”
  • Enac Emilia-Romagna di Fidenza (PR) “Una giornata con Eco, il polpo contro lo spreco”
  • Istituto di Istruzione superiore Manfredi Tanari di Bologna “L’Agenda 2030 commentata dalle DADine”

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