Spettacolo dal vivo, al via i nuovi corsi per artisti e tecnici
Dalla musica alla danza, dal teatro di prosa all’opera fino al teatro di figura e al musical. In particolare, cantanti lirici, danzatori, attori, musicisti ma anche scenografi, tecnici del suono e allestitori.
Sono gli ambiti e le figure professionali dello spettacolo dal vivo a cui è destinata l’attività di formazione approvata dalla Regione nel corso dell’ultima seduta della Giunta: interventi da realizzare in Emilia-Romagna a partire dai prossimi mesi, per cui sono state stanziati 3 milioni e 260mila euro a valere sul Fondo sociale europeo Plus.
Si tratta di 46 i percorsi formativi che saranno rivolti a una potenziale utenza di oltre 611 persone, con l’obiettivo di fornire alte competenze in diverse specializzazioni, da quelle artistiche ai profili più tecnici.
“Si consolida l’impegno della Regione a investire concretamente nel settore, per innovare e potenziare il sistema dello spettacolo dal vivo, affermano gli assessori regionali Vincenzo Colla, Lavoro e formazione professionale, e Mauro Felicori, Cultura. Si tratta di un importante ulteriore investimento per qualificare e rafforzare le competenze delle persone, senza trascurare la sicurezza sui luoghi del lavoro, per accompagnarle nei propri percorsi di crescita professionale e sostenere prospettive di un impiego qualificato nelle imprese e nelle istituzioni del sistema dello spettacolo dal vivo regionale”.
Nella realizzazione delle attività formative sono coinvolte le principali realtà produttive del territorio regionale, dai teatri comunali alle orchestre sinfoniche, fino alle compagnie teatrali e di danza. Cureranno la gestione dei corsi, tra gli altri, l’Accademia Verdiana, il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Comunale di Modena per il canto lirico, l’Orchestra Cherubini e l’Orchestra Toscanini per la musica classica, la Fondazione Emilia-Romagna Teatro, la Scuola di teatro di Bologna nonché la Fondazione Fare Cinema di Marco Bellocchio per il teatro di prosa.
“L’Emilia-Romagna è tra le prime tre regioni in Italia per dinamismo degli operatori e risultati nella produzione e programmazione di spettacoli. La presenza di numerosi enti, istituzioni e manifestazioni di rilievo internazionale, nonché di una offerta educativa e formativa riferita alle diverse figure e diversificata per gradi e livelli di specializzazione, rappresentano la condizione - concludono Colla e Felicori - che permette di avere sul territorio un elevato livello qualitativo artistico e un terreno fertile per l’innovazione e la sperimentazione”.
Il provvedimento della Regione prevede: percorsi di alta formazione (di 300-1.000 ore) a sostegno dell’innovazione del sistema regionale dello spettacolo; percorsi di formazione professionalizzanti (di 300-600 ore) per conseguire un certificato di competenze o una qualifica professionale; percorsi di formazione permanente (di 70-150 ore) per acquisire competenze tecniche, professionali e trasversali.