Fortuna Granda, vivere sul delta del Po ed essere adolescenti
Il docufilm, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e supportato da Emilia-Romagna Film Commission, è ambientato a Goro, in provincia di Ferrara, e racconta la storia di Alessandro, Gioele, Matteo e Samuel, quattro sedicenni che cercano di apprendere il mestiere dei padri e dei nonni.
Vincitore del Premio Solinas come miglior documentario prodotto per il cinema nel 2020, Fortuna Granda, dopo un passaggio al festival Visioni dal mondo nel 2021 e la presentazione in anteprima mondiale al Biografilm Festival 2022 alla presenza degli autori e registi Francesca Sironi e Alberto Gottardo, è uscito nelle sale cinematografiche il 24 novembre 2022. Ora, in collaborazione con il gruppo di coordinamento IeFP e la casa distributrice del film, sono programmate alcune proiezioni gratuite dedicate ai ragazzi e alle ragazze che frequentano percorsi di Istruzione e Formazione Professionale:
- Ravenna, 11 maggio ore 9,30 – Cinema Jolly
- Ferrara, 16 maggio ore 9,30 – Cinema Santo Spirito
- Parma, 18 maggio ore 9,30 – Cinema Astra
Alla proiezione di Bologna, il 9 maggio 2023 al Cinema Galliera, hanno partecipato sei enti di formazione con circa 200 giovani iscritti ai percorsi IeFP, che hanno potuto dialogare con i referenti della società di produzione Somewhere Works.
Il film è ambientato in provincia di Ferrara, al confine nord-orientale del Delta del Po. Qui la popolazione da sempre si garantisce il sostentamento con la produzione di molluschi, e dagli anni Ottanta, in particolare, con l'allevamento delle vongole. Francesca Sironi e Alberto Gottardo nel 2017 sono arrivati sul delta del Po per realizzare un reportage giornalistico sugli adolescenti della provincia di Ferrara. A Goro hanno conosciuto Alessandro, Gioele, Matteo e Samuel che sono diventati subito, fin dal primo incontro, i protagonisti del loro docufilm.
La materia che alimenta la narrazione è la vita quotidiana di questo gruppo di sedicenni che frequentano un corso di Istruzione e Formazione Professionale per acquisire la qualifica di Operatore della pesca e dell’acquacoltura presso il centro di formazione professionale Cesta, nato per combattere il fenomeno della dispersone scolastica. Per il resto della giornata si dedicano al lavoro: in barca a pescare da quando avevano pochi anni. Nel film i quattro amici prenderanno strade diverse, accomunate però dalla consapevolezza del privilegio di un lavoro all’aperto, nella natura, in un territorio altrimenti difficile per i giovani. È nelle contraddizioni di questo desiderio che il film segue i ragazzi fino all’esame di fine anno, con tutti i significati che per ognuno di loro avrà aver conseguito la qualifica.