Università, Big Data, innovazione, salute e media education: 16 nuovi corsi di studio
Dalla laurea in Tecnologie e gestione dell’impresa casearia a quella in Interprete di lingua dei segni italiana e di lingua dei segni italiana tattile, dal corso di studi in Intelligenza artificiale, Data Science e Big Data a quello in Ingegneria per la sostenibilità industriale, in lingua inglese.
Anche per l’anno accademico 2023/2024 la Regione e le Università emiliano-romagnole potenziano l’offerta di studio puntando su corsi di laurea che guardano anche all’innovazione, alla sostenibilità e alle competenze per la Food e la Data Valley. Inoltre, sei corsi su sedici (quattro a Bologna e due a Modena-Reggio Emilia) - quindi più di un terzo – saranno in lingua inglese.
Il Comitato regionale di Coordinamento delle Università dell’Emilia-Romagna - Co.Re.Co ha espresso all’unanimità il parere favorevole all’attivazione di 16 nuovi corsi di laurea a partire dall’anno accademico 2023/2024. Dopo l’approvazione da parte dagli organi accademici di ogni ateneo, ora si attende il parere di CUN e ANVUR e poi il via libera del Ministero dell’Università e della ricerca.
Otto nuovi corsi saranno proposti dall’Università di Bologna, quattro dall’Università di Parma, tre dall’Università di Modena e Reggio Emilia e uno da quella di Ferrara.
“L’offerta formativa in Emilia-Romagna - sottolinea l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni - si arricchisce di corsi di studio sempre più attenti ai bisogni del mercato del lavoro e sempre più in sintonia anche con le priorità indicate dal Patto per il Lavoro e per il Clima. Ne è una dimostrazione l’attivazione di altre lauree a orientamento professionale. Inoltre, frequentare le lezioni e sostenere gli esami in lingua inglese è un’opportunità importante per i nostri studenti e le nostre studentesse, oltre a richiamare nei nostri Atenei sempre più studenti stranieri. La nostra regione- chiude Salomoni- anno dopo anno si conferma sempre più attrattiva e in grado di sostenere il diritto allo studio, con il 100% di borse di studio garantite agli studenti che ne hanno il diritto e uno stanziamento senza precedenti di 135 milioni di euro”.
I nuovi corsi
All’Università di Bologna partiranno otto nuovi corsi di studio: le lauree magistrali in Biotecnologie agrarie vegetali (sede di Imola) per formare professionisti con competenze specifiche per l’industria e/o enti di eccellenza che operano nel settore sementiero-vivaistico e botanico-farmaceutico-cosmetico, Economics and Public Policy, Business Administration and sustainability (campus di Forlì), Service Management (a Rimini), queste tre in inglese; la laurea triennale in International Studies (a Forlì), in inglese; il corso di studio in Dati, metodi e modelli per le Scienze linguistiche che forma studiosi esperti nelle Scienze linguistiche e nel trattamento automatico delle lingue naturali, lessicografi, consulenti linguistico-culturale; il corso di laurea in Materiali compositi polimerici (a Imola), a orientamento professionale, e quello in Scienza dei Materiali a Bologna, che permette di acquisire una solida preparazione e competenze tecnico-scientifiche di carattere interdisciplinare in ambito fisico e chimico.
Per l’Università di Parma sono in programma i corsi di laurea in Interprete di lingua dei segni italiana e di lingua dei segni italiana tattile, sperimentale a orientamento professionale; Educazione professionale, abilitante alla professione sanitaria di educatore professionale; Tecnologie e gestione dell’impresa casearia, laurea a orientamento professionale (inter-ateneo con l’Università di Milano); Scienze Gastronomiche, percorso già attivo per il quale si prevede un cambio di classe. Nell’anno accademico 2023/2024 sarà attivato anche il corso di laurea internazionale in Dental Hygiene (L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche), afferente al Dipartimento di Medicina e Chirurgia e abilitante alla professione sanitaria di igienista dentale, già istituito nell’anno accademico 2022/2023.
All’Università di Modena e Reggio Emilia i nuovi corsi in partenza sono le lauree magistrali in Teorie e metodologie del Digital Learning (a Reggio Emilia), che intende formare la figura professionale del pedagogista esperto nella progettazione, organizzazione, gestione e valutazione dei servizi formativi e socio-educativi, con particolari competenze nell’utilizzo dei media e delle tecnologie digitali; Artificial Intelligence Engineering (a Modena) e Engineering for Industrial Sustainability (a Carpi), entrambe in inglese. Questo corso di studio, in particolare, nasce da un’iniziativa e dallo sforzo congiunto dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e del Comune di Carpi, nonché da esigenze culturali, scientifiche e tecnologiche del tessuto produttivo del territorio. L’obiettivo è formare figure a elevata specializzazione che siano riferimento per la progettazione e la transizione verso l'innovazione nell’industria manifatturiera, nella nuova sede decentrata di Carpi, città con cui l’ateneo ha una attiva collaborazione.
All’Università di Ferrara parte la laurea magistrale in Intelligenza artificiale, Data Science e Big Data, per formare figure dotate di un solido bagaglio di conoscenze teoriche (metodologie e tecnologie fondazionali proprie dell’Intelligenza artificiale, metodi di analisi per estrarre valore dai dati e dalle piattaforme Big Data) in grado di operare in vari ambiti, da quello industriale a quello medico e sanitario, in sinergia con le numerose azioni attive in questo campo a livello regionale e a supporto dei principali settori strategici del Paese.