Nuovo accordo per l’anticipo degli ammortizzatori sociali
La Regione, i sindacati, le rappresentanze delle imprese e diversi istituti bancari hanno firmato un nuovo ‘Protocollo-Quadro’ sul sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà. Uno strumento finalizzato a diminuire il disagio dei lavoratori beneficiari degli ammortizzatori sociali dovuto al tempo che intercorre tra l’inizio delle sospensioni dal lavoro e l’erogazione da parte dell’Inps dei trattamenti stessi.
Il rinnovo dell'accordo – già siglato per il 2015 lo scorso 23 marzo - conferma la direzione di migliorare e uniformare gli strumenti per accompagnare i lavoratori in difficoltà. Un modo per assicurare alle famiglie continuità di reddito. Nel 2015 sono stati oltre 5.000 il numero di Conti correnti tecnici aperti che corrispondono ad altrettanti lavoratori che hanno così potuto usufruire di questo sostegno.
Rispetto al Protocollo precedente è stato introdotto l'importo minimo di 100 euro per l'anticipazione e l'impegno a convocare almeno due volte l'anno il tavolo per monitorarne l'applicazione. L’accordo avrà validità per gli interventi di sostegno al reddito fino al 31 dicembre 2016 (a partire dal 1 gennaio).
Con il Protocollo saranno attivati finanziamenti individuali da parte delle banche a costo zero e a tasso zero a lavoratori dipendenti di aziende in crisi ovvero quelle imprese che attivano ammortizzatori sociali con pagamento diretto da parte dell’Inps (aziende in fase di cessazione di tutta o di parte dell’attività produttiva sul territorio regionale, con o senza l’attivazione di procedure concorsuali, oppure di aziende in situazione di grave dissesto finanziario oppure di aziende che hanno attivato gli ammortizzatori sociali in deroga). Inoltre il finanziamento è un anticipo sui trattamenti di Cassa integrazione straordinaria, di Cassa integrazione in deroga e di Cassa integrazione ordinaria, per imprese editrici e per i contratti di solidarietà difensivi che spettano al lavoratore per supportarlo nei periodi di temporanea assenza di reddito, in attesa di percepire da parte dell’Inps le indennità di sostegno al reddito.