Prima il lavoro. La proposta di una regione europea per lo sviluppo del Paese
Il lavoro non si crea “per decreto”, si genera prima di tutto innalzando conoscenze e competenze delle persone, per fare del fattore umano il vero motore della crescita di una società.
Questa è la politica che serve per affrontare la complessità globale e competere in un’economia aperta. Condividendone principi e obiettivi, Regione Emilia-Romagna, Province, Comuni, organizzazioni sindacali, datoriali e professionali, Terzo settore, Unioncamere, ABI, Ufficio Scolastico Regionale e Università nel 2015 hanno firmato il Patto per il Lavoro e si sono impegnati a orientare ogni investimento pubblico e privato a una crescita fondata sul valore aggiunto, che mette le persone al centro.
Per riflettere sul ruolo assegnato dal Patto per il Lavoro alle politiche per l’istruzione, la formazione e l’occupazione e al Fondo sociale europeo, la Regione organizza il 13 marzo 2019 il convegno Prima il Lavoro. Un’occasione per confrontarsi sui risultati conseguiti e su quanto occorre ancora realizzare per ridurre le diseguaglianze e garantire a tutti opportunità di lavoro di qualità, competitive con i sistemi economico-produttivi delle regioni e dei paesi più avanzati d’Europa, anche in termini di retribuzione.
Questa riflessione porterà, nell’estate 2019, al quarto monitoraggio annuale del Patto per il Lavoro, delineando nuovi scenari e nuove strategie per un futuro del lavoro e delle politiche che devono garantirne il diritto e la qualità, guardando agli obiettivi dell’Agenda 2030 con cui tutti noi siamo chiamati a confrontarci.
L’appuntamento è mercoledì 13 marzo alle ore 9.30 nella Sala 20 maggio 2012 della Regione Emilia-Romagna, in viale della Fiera 8 a Bologna.