Professione Giardiniere d’arte per aree verdi e parchi storici
Percorsi per formare giardinieri d’arte, nuove professionalità capaci di intervenire in giardini e parchi storici pubblici e privati e di curarne la manutenzione e il restauro, rispettandone le forme originarie e valorizzandone le peculiarità storiche, architettoniche, ambientali e paesaggistiche. La Regione Emilia-Romagna ha raccolto la sollecitazione offerta dal Ministero della Cultura che, attraverso l’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ha posto attenzione al recupero e alla valorizzazione dei giardini storici.
L’investimento del Ministero ha previsto risorse sia per interventi di restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici (a disposizione a livello nazionale 190 milioni di euro), sia per interventi di formazione dei giardinieri d’arte (10 milioni di euro).
Formazione giardinieri d’arte
Per la formazione dei giardinieri la Regione Emilia-Romagna si è impegnata, insieme ad altre 12 regioni, a programmare un’offerta di formazione e sottoscrivere un accordo col Ministero sulle specifiche competenze e responsabilità nell’attuazione.
Le risorse disponibili per l’Emilia-Romagna sono 601.400 euro che consentiranno di qualificare in due anni formativi, 2022-23 e 2023-24, 97 giardinieri d'arte per giardini e parchi storici. Un investimento necessario ad assicurare la disponibilità sul territorio regionale di competenze e professionalità che potranno garantire un adeguato livello di cura e manutenzione dei giardini di interesse culturale, anche in vista della loro crescente fruizione culturale e turistica, contribuendo alla creazione di nuova occupazione qualificata. I percorsi saranno della durata di 600 ore e si svilupperanno anche attraverso l’apprendimento pratico.
Potranno rispondere al bando per progettare i corsi, che dovranno poi essere approvati dalla Regione, gli enti di formazione professionale accreditati in partenariato con imprese del settore e della filiera e giardini storici di rilievo, cioè appartenenti a Ministero della Cultura, enti territoriali, fondazioni o dimore storiche, che garantiscano la disponibilità di spazi, luoghi e contesti per la realizzazione delle attività pratiche. Elementi qualificanti nella valutazione sarà inoltre la collaborazione con gli istituti tecnici e professionali e con le università.
Le candidature possono essere presentate a partire dal 30 settembre 2022.
Interventi di restauro e valorizzazione
Per quanto riguarda invece il finanziamento di interventi di restauro e valorizzazione, il bando del Ministero dei Beni culturali è rivolto ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo - pubblici o privati – di parchi e giardini di interesse culturale, a sostegno di progetti di restauro, manutenzione straordinaria, conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale, artistico, storico, botanico, paesaggistico tutelati dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio.
In Emilia-Romagna la risposta è stata massiccia, con ben 100 progetti presentati, 9 dei quali hanno passato la selezione per un totale di quasi 13 milioni di investimento per opere di restauro e valorizzazione culturale.
I giardini interessati sono: Orto botanico di Parma, Parco romantico della Fondazione Magnani-Rocca, Parco e giardini del Castello di Tabiano, Parco della Chiusa nel Comune di Casalecchio di Reno (Bo), Parco ducale di Sassuolo, Orto botanico dell’Università di Modena e Reggio-Emilia, Giardino all’italiana di Villa Zambeccari (Villa Spada a Bologna), Parco di Villa Meli Lupi di Vigatto, Giardino del Castello di Bianello.