Un ponte con Argentina e Uruguay per attrarre giovani talenti e promuovere l'Emilia-Romagna

Bonaccini a Buenos Aires con le università regionali

L’Emilia-Romagna punta sulle nuove generazioni: ragazze e ragazzi che potranno scegliere di lavorare, studiare, fare ricerca qui, italiani, anche di ritorno dall’estero, o stranieri. Dopo aver lanciato un ponte con diverse regioni e Stati a livello internazionale – solo negli ultimi mesi Massachusetts e Pennsylvania con Boston e Philadelphia, poi Houston in Texas - ora è la volta di Argentina e Uruguay: per promuovere l’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione e attrarre giovani talenti studenti e professionisti con elevate competenze - che desiderino trasferirsi o rientrare lungo la Via Emilia.

La missione istituzionale punta a costruire nuove alleanze e collaborazioni in ambito economico e universitario con due Paesi in cui vivono tanti emiliano-romagnoli di seconda e terza generazione. Partendo proprio dal tema della conoscenza, sempre più al centro delle politiche regionali e strategico per promuovere una crescita di qualità: dalla sanità alla tutela dell’ambiente, dal lavoro a processi produttivi sostenibili.

A Buenos Aires, nella sede locale dell’Università degli studi di Bologna, la presentazione di International Talents Emilia-Romagna, il programma di Art-ER, la società in house della Regione per l’innovazione, l’attrattività e l’internazionalizzazione, pensato proprio per illustrare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione emiliano-romagnolo, e con esso le opportunità e i servizi offerti a quanti desiderino compiere un’esperienza di studio o lavoro in regione. Un’iniziativa nata nel 2019, sul modello delle più avanzate esperienze europee in materia. E un impegno rafforzato da parte della Regione, reso strutturale grazie all’approvazione della nuova legge regionale per attrarre talenti, un provvedimento unico in Italia che prevede una serie di misure per chi sceglie l’Emilia-Romagna: dalle agevolazioni alle imprese che assumono ai master e percorsi di alta formazione, fino a pacchetti di servizi di welfare familiare.

“Vogliamo puntare sui giovani e sulla conoscenza, afferma Bonaccini. Per costruire un futuro nuovo, più equo e sostenibile, e vincere le grandi sfide che abbiamo davanti, a partire da quella della transizione ecologica e digitale. Oggi abbiamo raccontato cos’è l’Emilia-Romagna. Con la sua rete di imprese altamente qualificate, i centri di ricerca, le università, la rete dei Tecnopoli, a partire da quello di Bologna, cuore della Data Valley emiliano-romagnola con il supercomputer Leonardo, il quarto più potente al mondo, il Data Centre del Centro meteo europeo, l’Agenzia Italia Meteo e tutti i principali enti scientifici nazionali che lì si trasferiranno. Un territorio dinamico in grado di competere a livello internazionale, ma allo stesso tempo in grado di offrire un’elevata qualità della vita, con la sua rete di servizi, il welfare, la storia e la cultura. La nuova legge regionale per attrarre talenti punta proprio a questo: rafforzare occasioni di scambio e collaborazione a livello internazionale, puntando sulle competenze. È quello che vogliamo fare in Argentina, sicuri di trovare un terreno fertile, tali e tanti sono i legami storici e culturali tra questo Paese, l’Italia e la nostra regione. Qui vive un’importante comunità di origine emiliano-romagnola e il sistema scolastico universitario è di elevata qualità. Due realtà che possono facilmente dialogare”.

All’appuntamento rivolto a giovani argentini, fa seguito quello pensato per studenti e professionisti di origine o formazione emiliano-romagnoli che vivono in Argentina. On the Move - L’ecosistema in movimento, il titolo dell’iniziativa, anche questa promossa da Art-Er insieme alla Consulta regionale degli emiliano-romagnoli nel mondo, ultima tappa in ordine di tempo di un tour che negli scorsi anni ha già toccato diverse capitali estere, tra cui Londra, Barcellona, Bruxelles, Berlino, San Francisco, Dubai.

L’Argentina possiede una forza lavoro di livello internazionale, notevole per la capacità tecnica, la creatività e la versatilità. Il Paese occupa il secondo posto nell’area per indice di sviluppo umano, dopo il Cile, e per minore diseguaglianza nella distribuzione del reddito, dopo l’Uruguay. L’alfabetizzazione è al 98% e ogni anno si laureano circa 110mila studenti.

Due master in relazioni internazionali e servizi per la salute

Non si parte da zero. E’ stata infatti avviata nel 2018 e rinnovata quest’anno una convenzione tra Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna per la realizzazione di iniziative congiunte nel settore della sanità pubblica. Tra queste un master di secondo livello in Politiche e gestione dei servizi per la salute Ue-America Latina, destinato a professionisti latino-americani con lezioni sia a Buenos Aires sia a Bologna. È stata rinnovata fino al 2024 anche la convenzione tra Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo e Università di Bologna per la realizzazione di un master in Relazioni internazionali che nell’anno accademico 2022-2023 ha permesso di assegnare sei borse di studio a giovani argentini di origine emiliano-romagnola per dare loro la possibilità di studiare in Emilia-Romagna.

Patto fra università

L’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione ancora in primo piano durante l’iniziativa che si è svolta alla Fondazione Observatorio Pyme e durante la quale sono stati discussi accordi di formazione e ricerca applicata tra le università argentine e quelle regionali. Oltre all’Ateneo bolognese, le Università di Modena e Reggio e quella di Parma, che partecipano alla missione. Tra le università argentine presenti: Universidad Nacional de Luján; Universidad Nacional Tecnológica, Regional Delta; Universidad Nacional del Nordeste; Universidad Nacional del Sur; Universidad Nacional Arturo Jauretche.

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