Fashion Valley, Fondi europei per la digitalizzazione e l'internazionalizzazione
L’impatto delle risorse e dei bandi della nuova programmazione dei Fondi europei Fse Plus e Fesr e delle misure di internazionalizzazione per sostenere il rilancio della moda in Emilia-Romagna. Ma anche l’adesione del Tavolo al Patto europeo per le competenze professionali nel settore e l’analisi dei bisogni di nuove competenze per la transizione verde e circolare, a partire dai progetti green in corso.
Sono questi i temi affrontati per rilanciare e affrontare le sfide future del comparto dell’Emilia-Romagna a Bologna dal Tavolo permanente del settore moda della Regione.
Il Tavolo, presieduto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro, Vincenzo Colla, ha tra i suoi obiettivi sia il rilancio del settore, in difficoltà strutturale da anni, sia la necessità di agganciare efficacemente la ripresa guardando al comparto in prospettiva.
Per i percorsi formativi di riqualificazione e di aggiornamento delle competenze di lavoratori disoccupati nel settore tessile abbigliamento sono stati stanziati complessivamente 750mila euro, mentre per i percorsi ITS, IFTS e formazione permanente per la transizione ecologica, questi ultimi ancora disponibili, saranno destinate altre risorse anche per il settore moda su un budget complessivo di oltre 27 milioni di euro.
Dall’incontro è emerso che il bando per il sostegno alla transizione digitale delle Pmi ha riconosciuto oltre 2,7 milioni a 36 progetti specifici del settore moda, mentre sono aperti bandi, a cui anche le imprese della moda possono partecipare, che riguardano il sostegno all’innovazione, alla ricerca, all’imprenditoria femminile, alle start up, agli interventi energetici e sismici, alle comunità energetiche, per un valore totale di 83 milioni di euro.
Due i bandi previsti tra marzo e aprile per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese sia attraverso la partecipazione a fiere, sia attivando percorsi di accompagnamento delle imprese.
“Investire su tecnologia e formazione dei lavoratori vuol dire anche far crescere le dimensioni e la struttura delle imprese per dare più forza al comparto, ha commentato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, green economy, lavoro e formazione Vincenzo Colla. Fondamentale sarà incrociare domanda e offerta: per questo stiamo guardando anche alle nuove qualifiche per adattarle alle esigenze delle imprese. E abbiamo aperto il cantiere delle competenze anche rispetto alle dinamiche europee, perché non vogliamo restare fuori dai prossimi bandi. Con i fondi a disposizione vogliamo ridisegnare la nostra strategia per andare nella direzione di una certificazione di sostenibilità di processo e prodotto nella moda, una tracciabilità fondamentale per restare competitivi oggi sul mercato a livello medio alto. Al tempo stesso abbiamo aperto il dialogo anche con i grandi marchi perché siano partner delle Pmi della filiera”.
“Serve un racconto nuovo, ha concluso Colla: dobbiamo posizionarci sul livello alto della sostenibilità ambientale e della sostenibilità del lavoro”.
L’assessore ha quindi espresso soddisfazione per il progetto sperimentale Moda, riciclare conviene di Confcommercio-Ascom per il ritiro degli abiti usati nei negozi associati, da estendere a livello regionale.