Fondi europei, l'Emilia-Romagna supera con successo la verifica di metà percorso della programmazione 2014-2020
L’Emilia-Romagna conferma di saper valorizzare al meglio i Fondi europei: lo certificano i dati sullo stato di avanzamento dei Programmi operativi regionali Fse e Fesr 2014-2020, presentati durante i lavori del Comitato di sorveglianza, tenutosi presso la Comunità di San Patrignano a Coriano (Rimini) e realizzato per la prima volta in forma congiunta per i due Programmi operativi.
Si tratta di risorse in gran parte destinate alla crescita inclusiva del sistema regionale con azioni sempre più integrate fra loro, prima fra tutte l’occupazione. Per entrambi i programmi la Regione ha rispettato, registrando performances molto positive, il target di spesa fissato dall’Unione europea entro fine 2018, con la certificazione di 206 milioni Por Fse e 135,8 milioni di euro Por Fesr e con il superamento degli obiettivi che misurano l’avanzamento degli interventi finanziati. Per continuare a sostenere queste azioni, nel Bilancio 2019 della Regione Emilia-Romagna viene alzata a 72 milioni di euro la quota di cofinanziamento, rispetto alla media di 59 milioni degli anni dal 2014, generando investimenti grazie ai fondi Ue per quasi 490 milioni su voci fondamentali come sviluppo, politiche attive per il lavoro e formazione, imprese e agricoltura.
Le dichiarazioni degli assessori
“Grande soddisfazione poiché ancora una volta la Regione raggiunge pienamente gli obiettivi fissati dall’Unione europea, dichiara Patrizio Bianchi, assessore alla Formazione e alle politiche europee. Il Fondo sociale europeo è uno strumento che permette di agire e mettere al centro le persone. È dunque fondamentale che anche per il successivo periodo di programmazione di cui si sta discutendo ora, resti in capo alle Regioni vincolato alla loro capacità di programmazione sul territorio. Trattandosi dell’espressione di una politica strutturale, dovrà essere sempre più integrato con gli altri Fondi europei per tradursi in benefici concreti per la comunità, per i giovani in particolare. Proprio su di loro l’Emilia-Romagna ha scelto di investire con il nuovo Patto Giovani Più, siglato insieme a sindacati, associazioni di imprese, università, mondo della scuola, terzo settore, per offrire alle nuove generazioni più opportunità e più lavoro di qualità”.“Grazie ai Fondi europei la Regione Emilia-Romagna può rafforzare il suo impegno per garantire la competitività del sistema produttivo, aggiunge Palma Costi, assessore alle Attività produttive. L’utilizzo di tali risorse è fondamentale per consentirci di accelerare questo percorso di sviluppo economico e sociale, come attestano i dati di avanzamento del Por Fesr, le cui risorse sono quasi completamente stanziate con impegni pari al 74% della dotazione complessiva. Il rispetto del target di spesa fissato dalla Ue entro fine 2018 rappresenta dunque una conferma dell’efficacia di questa strategia”.
I dati del Por Fse
Nel periodo 2014-2020 il Por Fse mette a disposizione 786,2 milioni di euro, di cui il contributo pubblico approvato è pari a 562,3 milioni, il 71,5% della dotazione del Programma operativo. La spesa ammissibile dichiarata dai beneficiari è pari a 275,7 milioni di euro. A oggi è stata certificata alla Commissione europea una spesa pari a quasi 206 milioni di euro, raggiungendo anticipatamente e superando il target fissato per la verifica di metà percorso, previsto per il 31 dicembre 2018. Al raggiungimento dei target fissati ha contribuito anche la più che positiva performance registrata dall’avanzamento degli indicatori di realizzazione fisica degli interventi finanziati che ha raggiunto percentuali di molto superiori al 100%. Da inizio programmazione sono state inserite nei percorsi formativi 355.414 persone, di cui quasi il 50% donne. In totale sono state approvate 3.297 operazioni, di cui 2.886 avviate, pari a più dell’87% delle approvate. Tra queste, più di 2.000 sono dedicate a interventi per l’occupazione.
I dati del Por Fesr
Nel ciclo 2014-2020 il Por Fesr mette a disposizione 481,8 milioni di euro, di cui 358,6 milioni già impegnati per il finanziamento di oltre 2.400 progetti di imprese, enti pubblici, liberi professionisti, centri di ricerca, dai quali saranno generati investimenti per oltre 700 milioni di euro. Finora è stata certificata alla Commissione europea una spesa pari a 135,8 milioni di euro, che unitamente al raggiungimento degli obiettivi di realizzazione fisica degli interventi finanziati, ha consentito di centrare i target di metà periodo previsti per il 31 dicembre 2018. Le azioni previste dal Programma, 31 in totale, sono tutte avviate.