Fondo sociale europeo, l’Emilia-Romagna riparte con il new deal dei saperi e delle competenze

Al Comitato di sorveglianza la Regione presenta i risultati ed è pronta ad avviare la programmazione 2021-2027

Nel corso del Comitato di sorveglianza del 27 maggio 2021 sono stati illustrati i risultati raggiunti dal Programma operativo regionale Fse 2014-2020, che nel 2020 ha superato il 100% della dotazione assegnata, con un impegno complessivo di oltre 870 milioni di euro. Un dato che conferma la capacità della Regione Emilia-Romagna di utilizzare al massimo le potenzialità dei Fondi europei e di rispettare i target fissati dalla Commissione europea, posizionandosi in cima alla classifica nazionale ed europea per stato di avanzamento dei programmi e velocità di spesa. Si tratta di investimenti in gran parte destinati alla crescita del sistema regionale con azioni sempre più integrate fra loro per l’occupazione delle persone, le imprese, la ricerca, lo sviluppo sostenibile.

I dati al 31 dicembre 2020 evidenziano le eccellenti performance del Programma operativo Fse il cui avanzamento, come indicato dalla referente della Commissione Europea della DG occupazione, si pone al di sopra della media Europea, non solo rispetto ai dati finanziari ma anche rispetto ai target degli indicatori di output e di risultato.

Le persone coinvolte in percorsi di formazione sono oltre 570mila, di cui più del 50% donne; quasi l’82% di queste persone ha beneficiato di interventi per l’occupazione. Sono state finanziate 4.930 operazioni, articolate in progetti, il 60% delle quali relative a interventi per l’occupazione. Circa il 95% di queste operazioni sono già avviate.

Verso la programmazione 2021-2027

Regione d’Europa, ora più che mai. Forte di un passato che la pone in cima alle classifiche nazionali ed europee per capacità di spesa dei Fondi europei, l’Emilia-Romagna punta alla nuova programmazione settennale di queste risorse con una visione di futuro condivisa con i cittadini e le comunità, le cui basi si trovano nel Patto per il Lavoro e per il Clima. Nel Documento strategico regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027, approvato pochi giorni fa dalla Giunta regionale insieme alla Strategia di specializzazione intelligente S3, è disegnato il rilancio e lo sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna dei prossimi anni, basato su tre asset strategici: innovazione digitale, green economy, new deal dei saperi e delle competenze. Un programma che tiene insieme le esigenze di breve periodo con le trasformazioni strutturali di lungo termine, per rafforzare le reti socialiricucire le distanze territoriali, puntare sull’occupazione di qualitàrafforzare la competitività del sistema economico-produttivo e l’attrattività della regione. Due i fattori chiave: la promozione della piena parità di genere quale motore di equità e di modernizzazione della società e il protagonismo delle giovani generazioni. Tutto questo grazie a una regione che attrae investimenti internazionali, forte di un ecosistema della ricerca e dell’innovazione che mette in rete imprese, centri di ricerca, università, enti di formazione, con una collaborazione tra il settore pubblico e quello privato che diventa leva di competitività.

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ultima modifica 2021-06-03T14:57:53+02:00
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