Approvate dalla Regione tutte le 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile
Spingere sulla transizione ecologica e digitale delle aree urbane, insieme agli enti locali. Valorizzando le vocazioni, promuovendo l’attrattività, rafforzando la dotazione dei servizi dei territori. Per uno sviluppo sostenibile, inclusivo e di qualità.
Laboratori digitali, riqualificazione energetica e sismica di spazi pubblici, piste ciclabili e infrastrutture verdi, contenitori culturali e luoghi di aggregazione, servizi per la formazione, i giovani e l’inclusione sociale. Questi alcuni degli interventi al centro delle 14 Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile, al via in Emilia-Romagna.
A disposizione un plafond di risorse pari a 114,5 milioni di euro tra risorse proveniente dal Fondo sociale europeo Plus e dal Fondo europeo di sviluppo regionale che, considerando il cofinanziamento locale, mobiliteranno investimenti per oltre 164 milioni di euro.
Uno nuovo strumento per raggiungere gli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nell’ambito della programmazione dei Fondi europei 2021-2027, che coinvolge Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna, Rimini, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Fantina e Terre d’Argine.
Vere e proprie strategie territoriali integrate, che si fondano sul coinvolgimento diretto degli enti locali, secondo i meccanismi della programmazione negoziata, le Agende trasformative urbane per lo sviluppo e la sostenibilità - Atuss dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, sono state al centro di una seduta della Commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa durante la quale il sottosegretario alla Presidenza Davide Baruffi ne ha illustrato obiettivi e modalità.
“Proprio in questi giorni drammatici, di fronte agli effetti di un’alluvione senza precedenti che ha colpito le nostre comunità, vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno per promuovere uno sviluppo pienamente sostenibile, partendo dai bisogni dei territori. Per costruire città più vivibili, mettendo al centro le persone, ha spiegato Baruffi. Senza fermarci, nonostante l’emergenza e anzi accelerando la nostra azione. Lavorando in stretta collaborazione con i Comuni e condividendo con loro gli obiettivi per cogliere al meglio tutte le opportunità offerta dalla programmazione europea. Chiaramente disponibili, se dovesse servire, a valutare richieste di rimodulazione delle strategie - elaborate prima dell’emergenza di questi giorni - da parte dei territori più colpiti e già approvate dalla Giunta regionale.”
Le Atuss coinvolgono in particolare le città e i sistemi territoriali urbani e intermedi, comprese le Unioni di Comuni più avanzate o che gravitano attorno a centri con popolazione superiore ai 50mila abitanti, laddove abbiano sviluppato una consolidata capacità di gestione associata delle funzioni in materia di programmazione strategica.
Non appena le condizioni lo permetteranno, riprenderà il programma di presentazione nei territori delle singole Agende trasformative urbane. Programma che nelle scorse settimane ha già visto il presidente della Regione Stefano Bonaccini presentare le Atuss del Comune di Modena e dell’Unione Terre d’Argine.
Nelle loro strategie, Comuni e Unioni hanno presentato 109 proposte: 14 riguardano le comunità digitali, 25 le infrastrutture verdi e l’energia rinnovabile, 52 la rigenerazione urbana, i percorsi cicloturistici, la cultura, 18 l’inclusione sociale e l’orientamento dei giovani.
In arrivo anche le strategie per l’Appennino e il Basso Ferrarese
Alle Agende trasformative urbane, si affiancheranno le Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne - Stami, che potranno contare su ulteriori risorse – tra fondi europei e finanziamenti nazionali – per oltre 91 milioni di euro.
Rivolte ai territori più fragili e periferici - Appennino e area interna del Basso Ferrarese - per superare i divari territoriali, garantendo ovunque opportunità di sviluppo sostenibile e servizi di prossimità, le Stami sono attualmente in fase di definizione. Il termine entro cui i singoli Comuni dovranno presentare i progetti è stato fissato per il 14 luglio 2023.
La Giunta si riserva di valutare eventuali proroghe per le realtà che sono state colpite dall’alluvione.