Oltre 500 nuovi posti nei nidi dell’Emilia-Romagna
La Regione finanzia nuovi posti nei nidi, i Comuni dell’Emilia-Romagna rispondono: dopo la prima scadenza del bando - prevista il 9 luglio - già il 70% degli enti locali ha aderito all’iniziativa di Viale Aldo Moro. Considerando solo queste domande, si prevede di creare 519 nuovi posti, confermarne 669 attivati lo scorso anno e finanziare con 24,3 milioni di euro un fondo per l’abbattimento delle rette di frequenza per tutti i bambini le cui famiglie hanno un Isee minore di 26mila euro (40mila euro se in Comune montano o aree interne).
Numeri molto positivi, anche perché sono parziali e quindi destinati a crescere ulteriormente: la seconda finestra per la presentazione delle richieste da parte dei Comuni si chiude il 17 settembre 2025.
45 milioni di euro del Fondo sociale europeo Plus stanziati nei mesi scorsi dalla Giunta regionale, 6 in più rispetto all’anno precedente, per finanziare il bando: 15 milioni sono destinati a confermare i nuovi posti nido attivati nel precedente anno educativo e ad attivarne di nuovi, 30 milioni sono dedicati a ridurre o addirittura azzerare i costi delle rette a carico delle famiglie. Particolare attenzione è rivolta alle aree più disagiate: dei 30 milioni, 11,5 sono destinati ai Comuni montani e delle aree interne per consentire l’accesso gratuito al nido per le famiglie con Isee pari o inferiore a 40mila euro che vi risiedono. 18,5 milioni finanziano i restanti Comuni per ridurre la retta alle famiglie con Isee pari o inferiore a 26mila euro.
“L’Emilia-Romagna è da sempre all’avanguardia nei servizi per la prima infanzia - afferma l’assessora a Welfare, scuola e politiche per l’infanzia, Isabella Conti - ma possiamo, e dobbiamo, fare ancora meglio e di più per garantire a bambini e famiglie un servizio di straordinario valore educativo come quello del nido. Abbiamo deciso di aumentare i finanziamenti e la risposta di così tanti Comuni e Unioni a un bando che è uscito a fine maggio, quindi neppure due mesi fa, è la conferma che la scelta è stata giusta. Già adesso saremmo in grado di attivare oltre 500 nuovi posti, oltre a confermare quelli attivati negli anni scorsi, e sicuramente le domande aumenteranno da qui alla scadenza del bando. Il nostro obiettivo rimane quello di aprire le porte del nido a tutti i bambini e le bambine, nelle grandi città così come in montagna e nelle aree interne”.
Gli esiti del bando al 9 luglio
Al 9 luglio le richieste di finanziamento presentate sono 163 a fronte di una potenziale utenza di 230 enti locali, il 70% della platea complessiva; in particolare, le domande vengono da 151 Comuni e 12 Unioni di Comuni.
Le istanze riguardano complessivamente investimenti per i servizi educativi per l'infanzia 0-3 anni per un ammontare di 30,6 milioni di euro sui 45 complessivamente disponibili. In particolare, 3,6 milioni serviranno al consolidamento dei 669 posti attivati in precedenza; 2,8 milioni permetteranno la creazione di 519 nuovi posti, i restanti 24,2 milioni saranno spesi per ridurre le rette agli aventi diritto iscritti ai nidi pubblici e privati convenzionati nei Comuni e nelle Unioni di Comuni che hanno aderito.
Naturalmente si tratta di nuovi posti “potenziali”, perché il numero esatto potrà essere calcolato quando saranno effettivamente attivati, e a quel punto le risorse potranno essere rimodulate di conseguenza.
I dati per provincia
Dati provvisori al 9 luglio 2025, rispetto all’anno scorso:
- Piacenza - 24 nuovi posti, confermati 20 posti dello scorso anno
- Parma - 39 nuovi posti, confermati 88
- Reggio Emilia - 35 nuovi posti, confermati 120
- Modena - 113 nuovi posti, confermati 178
- Bologna - 119 nuovi posti, confermati 148
- Ferrara - 12 nuovi posti, confermati 33
- Forlì-Cesena - 85 nuovi posti, confermati 36
- Ravenna - 48 nuovi posti, confermati 29
- Rimini - 44 nuovi posti, confermati 17