Interventi per l'occupazione
Cosa fa la Regione
Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione e, per la Regione Emilia-Romagna, è la base per lo sviluppo e la coesione sociale di un territorio.
Per questo nel 2015 la Regione ha promosso la firma di un Patto per il lavoro, rinnovato e potenziato nel 2020 con il Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha visto il coinvolgimento di tutte le componenti della società – Province, Comuni capoluogo, organizzazioni sindacali, datoriali e professionali, Terzo settore, Unioncamere, Abi, Ufficio Scolastico Regionale, Università – per intraprendere un percorso di crescita e progettare una nuova economia per la ripartenza fondata su lavoro, imprese e opportunità, puntando fortemente su una nuova occupazione di qualità che concorra alla transizione ecologica.
E alle politiche per l’occupazione la Regione ha scelto di destinare quasi il 50% delle risorse del Programma regionale Fondo sociale europeo Plus per il periodo 2014-2020, per un investimento complessivo di oltre 500 milioni di euro.
Gli interventi messi in campo grazie alla sinergia tra risorse europee, nazionali e regionali costituiscono un piano di interventi strutturato, finalizzato a raggiungere diversi obiettivi, tra loro fortemente interconnessi. Primo fra tutti, modernizzare le istituzioni del mercato del lavoro, per renderle più adeguate alle esigenze di persone e imprese e alla nuova rivoluzione industriale che sta cambiando radicalmente il modo di produrre a livello globale. In questa direzione va la costruzione della nuova Rete attiva per il lavoro, che unisce pubblico e privato per offrire in modo capillare e personalizzato servizi a sostegno dell'inserimento lavorativo di adulti e giovani, con particolare riguardo ai NEET, cioè a quei ragazzi e ragazze che non studiano e non lavorano, e della ricollocazione delle persone che hanno perso il lavoro.
La Regione crede fermamente che il capitale umano sia il principale valore su cui poggia la competitività di un sistema economico-produttivo e, per questo, accanto alle politiche attive per il lavoro, programma interventi per innalzare e aggiornare le competenze delle persone, così da facilitare l’accesso al mercato del lavoro, promuovere un’occupazione qualificata e sostenere l’avvio di attività autonome e la nascita di start up e nuove imprese. Una specifica linea di intervento riguarda le competenze green e digitali, sempre più centrali per l’occupabilità delle persone e la competitività delle imprese.
La Regione sostiene anche le imprese, con piani di intervento basati sulla formazione e sull’innovazione delle competenze. Le azioni sono finalizzate da un lato a promuovere l’innovazione e la competitività del tessuto imprenditoriale emiliano-romagnolo e l’attrazione di nuove imprese sul territorio regionale, dall’altro ad affrontare e superare crisi aziendali e di settore, accompagnando processi di riorganizzazione e riconversione.
Sulla convinzione che formazione e lavoro sono il più potente strumento di inclusione sociale e di realizzazione personale si basano anche le politiche regionali volte a garantire l’uguaglianza tra uomini e donne nel mercato del lavoro e quelle per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e a rischio di esclusione.
Un piano di intervento basato sulle competenze per l’occupazione è infine quello che la Regione ha adottato per sostenere le proprie aree interne, che stanno vivendo un graduale spopolamento sia da parte degli abitanti che da parte delle attività produttive.