Politiche per l’inclusione delle persone maggiormente vulnerabili
Il Programma operativo Fondo sociale europeo 2014/2020 della Regione Emilia-Romagna prevede, per il conseguimento dell’obiettivo tematico 9 “Inclusione sociale e lotta contro la povertà”, la costruzione di un sistema di opportunità orientative e formative, che garantiscano alle persone maggiormente vulnerabili di uscire dalla condizione di svantaggio e marginalità sociale in cui si trovano attraverso l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro e di raggiungere così l’autonomia, anche economica.
L’offerta di misure a favore delle persone maggiormente vulnerabili si affianca e si integra alla programmazione di misure per le persone con disabilità, per le persone in esecuzione penale e, dal 2016, ai piani integrati di attuazione della legge regionale n.14/2015 a sostegno dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità.
Nel 2015, con il primo bando del Por Fse riferito all’obiettivo tematico 9, sono state finanziate azioni a favore di tipologie di destinatari con situazioni di svantaggio e contesti di marginalità differenti, ciascuna dei quali affidata a specifiche reti di supporto:
- persone svantaggiate, così come le definisce la legge 381 del 1991, all’articolo 4, e in particolare “gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare”,
- persone richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale o umanitaria e persone inserite in percorsi di protezione sociale,
- persone prese in carico dai servizi sociali o dai servizi per l’impiego caratterizzati da particolare vulnerabilità e fragilità.
Dopo l’approvazione della legge regionale n. 14/2015, la costruzione della Rete attiva per il lavoro e l’avvio del relativo sistema di misure, dal 2016 sono stati finanziati attraverso appositi bandi percorsi rivolti in modo specifico a:
- persone svantaggiate ospitate in comunità pedagogico/terapeutiche,
- persone in carico a strutture riabilitative,
- persone vittime di tratta e di violenza.
Nel complesso, la programmazione Fse 2014/2020 ha reso disponibili oltre 25 milioni di euro per sostenere circa 7.000 persone in condizione di marginalità sociale.