Università, la Regione investe oltre 160 milioni di euro per garantire le borse di studio al 100% degli studenti idonei
Un investimento record per garantire, anche per l’anno accademico 2024/2025, la borsa di studio a tutti gli oltre 29mila studentesse e studenti iscritti agli atenei dell’Emilia-Romagna che ne hanno diritto.
Lo ha deciso la Regione che, per raggiungere l’obiettivo, ha messo a disposizione oltre 160 milioni di euro, la somma più alta di sempre, non solo per dare la borsa di studio al 100% degli studenti ma anche per aumentare l’importo del contributo che ognuno di loro riceverà.
Sono precisamente 29.283 le studentesse e gli studenti che, per l’anno accademico 2024/2025, riceveranno le borse di studio da ER.GO, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, il 5% in più rispetto allo scorso anno accademico, quando i beneficiari erano stati 27.876. Aumenta anche l‘importo unitario delle borse di studio rispetto allo scorso anno, +5%, con un impegno della Regione che sale di oltre 11 milioni di euro: da circa 150 milioni a 160 milioni e 818mila euro, con un incremento del 7,4%.
“Un investimento senza precedenti per assicurare al maggior numero possibile di studentesse e studenti la possibilità di accedere ai più alti gradi di istruzione, indipendentemente dalle condizioni economiche di partenza, commentano il vicepresidente con delega all’Università, Vincenzo Colla, e l’assessore regionale alle Politiche per il diritto allo studio universitario, Giovanni Paglia. Anche così difendiamo e garantiamo a tutte e tutti il diritto allo studio, valorizzando le competenze e il talento di ognuno, anche attraverso la possibilità offerta dai nostri atenei di sviluppare relazioni multiculturali e internazionali, fondamentali oggi per una formazione di qualità”.
“Un risultato raggiunto anche grazie alla collaborazione degli atenei dell’Emilia-Romagna - concludono Colla e Paglia - con l’obiettivo condiviso di rendere il sistema universitario ancora più inclusivo, attrattivo, accogliente. Luoghi capaci di creare condizioni favorevoli per studenti e ricercatori, veri incubatori per lo sviluppo di nuove idee e progetti dove tutti possono esprimersi e portare il loro contributo senza distinzioni di genere o economiche”.
Le risorse
Degli oltre 160 milioni - compresa la spesa per i servizi - 34,6 milioni di euro sono risorse regionali, di cui 12 milioni del Fondo sociale europeo Plus e 3,5 milioni del Fondo regionale per l'occupazione delle persone con disabilità; 27,5 milioni provengono dalla tassa regionale per il diritto allo studio; 66,2 milioni dal Fondo integrativo statale; 31,5 milioni dal Pnrr - Piano nazionale di ripresa e resilienza e 1 milione dalle università emiliano-romagnole.
Le borse di studio
L’importo unitario della borsa di studio cresce di oltre il 5% rispetto all’anno precedente e raggiunge 7.015,97 euro per i fuori sede, 4.100,05 euro per i pendolari e 2.827,64 euro per gli studenti in sede. Ulteriori incrementi del valore della borsa sono destinati a coloro che si trovano in maggiori difficoltà economiche (sono 12.589, pari a circa il 43% degli studenti assegnatari) e alle studentesse iscritte alle lauree Stem - Science, Technology, Engineering and Mathematics. Per queste ultime la maggiorazione dell’importo della borsa è del 20%, e ne beneficeranno in Emilia-Romagna 3.345 studentesse.
La prima rata della borsa di studio è già stata pagata a oltre 4mila matricole.
L’attrattività degli atenei dell’Emilia-Romagna
Il Rapporto 2023 dell’Anvur - Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca conferma l’attrattività degli atenei dell’Emilia-Romagna, evidenziando come la nostra regione sia la prima nel rapporto fra ingressi e uscite di immatricolazioni nelle diverse università, che è al 4,3, seguita dal Lazio (3,1), Lombardia (2,2) e Toscana (1,75). Ciò significa che per ogni studente residente in Emilia-Romagna che va a studiare fuori regione, vi sono 4,3 studenti di altre regioni che si immatricolano nei nostri atenei.