Il Piano attuativo regionale Garanzia occupabilità lavoratori GOL

Percorsi personalizzati per persone in cerca di occupazione

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ultima modifica 2024-12-06T13:00:19+01:00
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Il Piano attuativo regionale Garanzia occupabilità lavoratori GOL

La Regione intende dare attuazione al Piano nella piena collaborazione con le diversi strutture competenti di livello regionale e nazionale valorizzando la sinergia tra interventi, nonché la loro complementarietà, intersezionalità e coerenza, a partire dal Programma Fse+, dal Piano di rafforzamento dei Centri per l’impiego, e dal Piano nazionale nuove competenze garantendo un accesso universale alle politiche attive.

Sulla base delle dinamiche del mercato del lavoro regionale, rispetto alle quali è intenzione della Regione cogliere l’opportunità offerta da Gol di rafforzarne ulteriormente degli strumenti analitici di conoscenza, il Piano individua quali potenziali beneficiari del Programma persone accomunate da una condizione di fragilità legata al mercato del lavoro: disoccupati, lavoratori fragili e vulnerabili, NEET, donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori over 55, lavoratori autonomi che cessano l’attività e lavoratori con redditi molto bassi. Obiettivo è garantire il raggiungimento del target previsto dal Decreto di approvazione: 38.040 beneficiari presi in carico, di cui 10.144 coinvolti in attività di formazione (di cui 3.804 in competenze digitali) entro il 31/12/2022.

Tanto nella fase di elaborazione quanto in quella di attuazione, la Regione è impegnata a cogliere gli elementi maggiormente innovativi e qualificanti del Programma, assumendone in pieno gli orientamenti strategici, in particolare: la centralità dei livelli essenziali delle prestazioni, garantendo omogeneità delle prestazioni e dei servizi nei territori; la prossimità, con un offerta di servizi integrata, fisica e digitale; l’integrazione tra le nuove opportunità e le politiche attive e formative regionali; la dimensione di rete territoriale dei diversi servizi integrati tra loro; la cooperazione  strutturale  tra  sistema  pubblico e  privato; la personalizzazione degli interventi e il  pieno coinvolgimento delle imprese e del territorio.

Pienamente funzionale a questo disegno è l’infrastruttura che l’Emilia-Romagna ha costituito in questi anni per promuovere, anche attraverso elevati livelli di integrazione tra politiche formative e del lavoro, un’occupazione qualificata. Ruolo fondamentale nell’ambito di questa infrastruttura è svolto dall’Agenzia regionale per il lavoro, articolata in 38 Centri per l’impiego che, nella collaborazione con gli 85 soggetti accreditati al lavoro, presenti con 500 sedi in tutto il territorio regionale costituisce la Rete attiva per il lavoro. Ruolo altrettanto fondamentale nell’ambito dell’infrastruttura delle politiche formative e per il lavoro è svolto dal sistema degli organismi di formazione accreditati.

Nel dare attuazione al Programma GOL, la Regione assume i principi fondanti la visione strategica già delineata a livello regionale e in particolare: il protagonismo delle nuove generazioni, Il contrasto alle diseguaglianze di genere per assicurare il pieno coinvolgimento delle donne ai processi di crescita e coesione, sostenibilità e innovazione, transizione ecologica e digitale e la piena partecipazione dell’intero territorio alla realizzazione degli obiettivi, incentivando il protagonismo delle comunità, comprese quelle più periferiche, per ricucire le diseguaglianze e generare uno sviluppo coeso.

Il partenariato economico e sociale e le imprese rivestono un ruolo centrale nella implementazione, attuazione e valutazione del Piano. Ascolto, confronto e dialogo permetteranno di accompagnare la prima implementazione del Piano e, in fase di attuazione, di garantire la costante acquisizione degli elementi conoscitivi quali-quantitativi necessari al costante adeguamento degli strumenti, dei dispositivi e delle azioni. Fattore strategico per assicurare la qualità e l’efficacia dei singoli percorsi, dell’impianto generale e per perseguire gli obiettivi attesi è il coinvolgimento delle imprese. In particolare, le imprese sono chiamate a fornire un contributo e collaborare nelle fasi di analisi della domanda di professionalità e di competenze necessarie alla predisposizione e aggiornamento dell’offerta formativa. Le imprese del tessuto economico-produttivo sono chiamate inoltre a concorrere nelle fasi di implementazione, a partire dalla co-progettazione dei percorsi, attraverso una collaborazione strutturata con tutti i soggetti attuatori.

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