Appennino Bolognese
Per un sistema montuoso più sostenibile, più attrattivo e più inclusivo
Sintesi
La Stami dell’Appennino Bolognese esprime una visione di sviluppo delineata dalla politica specifica elaborata dalla Città metropolitana di Bologna per la montagna, che ha l’obiettivo di far ritornare l’Appennino Bolognese "un territorio attrattivo per vivere, per lavorare e per trascorrere vacanze e tempo libero" (Focus sull’Appennino). La strategia intende infatti favorire e promuovere lo sviluppo del turismo e della vita sostenibile in Appennino. I progetti mirano soprattutto a migliorare la qualità urbana dei piccoli borghi con il potenziamento e la rigenerazione degli spazi e infrastrutture ricreative e per il tempo libero, come la riqualificazione degli impianti sportivi (Alto Reno Terme, Castel di Casio, Castiglione de’ Pepoli, Lizzano in Belvedere, Loiano, Monterenzio, e San Benedetto Val di Sambro) e il potenziamento degli itinerari escursionistici. Inoltre, la strategia ha l’obiettivo di favorire la transizione ecologica, attraverso interventi di efficientamento energetico, di promuovere l’inclusione attiva con nuovi modelli di cura e di favorire la transizione digitale. I progetti della Stami agiscono in complementarità con un corposo numero di interventi finanziati con il Pnrr.
Territorio
Comuni dell’Unione dell’Appennino Bolognese - Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato - dell’Unione Savena Idice - Loiano, Monghidoro, Monterenzio - e il Comune Alto Reno Terme.